Il primo album di Re Niliu uscì nel 1984. Copertina fronte e retro su foto del leggendario Mario Giacomelli, la grafica era di Marco Lion ed una band che ha lasciato il segno nella world music mondiale… Ma questo non lo dico io per narcisismo… lo dice la Storia. Disco pluridecorato, plurirecensito, pluricitato e, assolutamente, mai imitato perché inimitabile. Nasceva il sound Re Niliu che poi è sempre e solo rimasto il sound Re Niliu.

Il disco fu registrato in condizioni epiche. Una settimana chiusi in una casa di campagna vicino Catanzaro a ripetere i pezzi sin alla follia. Allora non c’era il digitale, non c’era la quantizzazione e nemmeno l’harmonizer. Solo un nastro che scorreva e ad ogni errore si doveva rifare tutto. Nessuno poteva garantire il successo di un insert su un nastro a bobine. Il gruppo suonava a memoria, ci portarono in questo studio immenso della Ariston a Milano, quasi tutto fu registrato dal vivo, le sovraincisioni si contarono sulle dita di una mano. Eravamo ospiti a Milano in una casa di amici ancora in costruzione. Si dormiva per terra, si mangiava la parmigiana della meravigliosa mamma di Salvatore Megna stivata nelle valigie, si tagliava il pane con l’opinel onnipresente di Sergio Di Giorgio. Il disco fu fatto in una sola settimana missaggio compreso.Riuscimmo a fare anche un live molto improvvisato alla Campana di Vetro grazie alla nostra preziosa Luisa. Ricordo quei giorni come una leggenda epica senegalese, degli eroi che traggono la musica dal nulla, lasciano il segno di un amore senza fine per una musica, un linguaggio, un’idea del suono. Oltre il vinile e le cassette del 1984, il disco ebbe un paio di ristampe nei due anni successivi. Poi basta. Per problemi su cui stendo un velo pietoso non fu più stampato in vinile e non è disponibile nemmeno oggi su cd o sui supporti digitali. Potete ascoltarlo solo su questo link full album di you tube.